Quanto può influire il contesto nella percezione di una fotografia e di conseguenza del tuo lavoro? Voglio riportarti una mia esperienza di vita reale, che mi ha insegnato quanto possa essere personale l’interpretazione di una determinata informazione in base al contesto sociale, ambientale o temporale del nostro interlocutore. Ovvero in base alla sua estrazione sociale, all’ambiente in cui ha vissuto ed in quale “epoca”.
Ad agosto 2019 ho deciso di prendermi un mese per perfezionare il mio inglese, così anziché la classica vacanza al mare, mi sono iscritto ad un corso avanzato a Liverpool, dove ho avuto modo di conoscere persone provenienti da ogni dove, questo mi ha dato modo di interagire con svariate culture, opinioni, idee.
Fra le varie lezioni, alcune partivano con la descrizione di una fotografia, che poteva rappresentare un ambiente o una situazione, da qui si aprivano discussioni che ci davano modo confrontare le nostre opinione e spesso ci portavano a parlare dei nostri punti di vista, ovviamente dettati dalle nostre esperienze vissute e dal nostro “background” culturale.
In un caso specifico stavamo parlando di carriere lavorative e del rapporto che i giovani hanno con l’ambiente di lavoro e di come questo si sia sviluppato negli anni, ad un certo punto però la nostra attenzione si è rivolta ad una piccola fotografia presente nel libro di testo, l’ho scansionata in modo da riportartela qua sotto, sono sicuro perdonerai la bassa qualità.
In particolare mi riferisco alla fotografia sulla destra, la ragazza seduta a terra, ti faccio notare che l’originale è di circa 4 o 5 cm di larghezza e poco più di altezza.
Bene, osservala una decina di secondi, secondo te cosa sta facendo questa ragazza? Fra poco scoprirai quali sono i risultati…

L’immagine riprende una ragazza che si è appena trasferita in una nuova casa e che sta cercando lavoro utilizzando il notebook ed il giornale, probabilmente aperto sulla pagina delle inserzioni.
Questa è la risposta classica che un italiano medio, o equivalente, darebbe per descrivere questa immagine, anche senza analizzarla ma semplicemente a “colpo d’occhio”.
La risposta che invece mi ha lasciato perplesso è stata quella di un altro partecipante, all’incirca della mia stessa età, proveniente da un paese arabo dove mediamente la popolazione è decisamente meno fortunata che da noi. Dal suo punto di vista la foto ritrae una ragazza povera, intenta a chiedere le elemosina.
Ovviamente nel suo caso non si è messo ad osservare la foto con attenzione (ti ricordo che l’originale è comunque molto piccolo, mentre qui puoi vedere un ingrandimento), ha semplicemente dato un “colpo d’occhio” ed il suo cervello ha elaborato le informazioni in base ai dati che ha rilevato ed alla sua esperienza di vita.
Durante il dibattito che ne è seguito ha evidenziato come nel suo paese le ragazze non cercano lavoro e non stanno in casa da sole, di conseguenza osservando velocemente l’immagine, il fatto che ci fosse una ragazza sola seduta a terra con un giornale in mano, ha automaticamente fatto scattare l’associazione con una mendicante.
Come trarne un insegnamento
Questo esempio è perfetto per capire come i nostri contenuti, siano essi fotografici, scritti o video, possano essere male interpretati dall’utente che li sta osservando, soprattutto se il contesto in cui è immerso non è nato con l’obiettivo di far soffermare e riflettere.
Un social network come Instagram, il cui scopo è farti vedere più immagini possibili, così da tenerti “incollato” alla piattaforma, e che viene usufruito mediamente “al volo” nelle situazioni più disparate (mentre sei in metro, in palestra, sul divano, in sala d’aspetto) può facilmente causare un’errata interpretazione del tuo messaggio, per questo motivo è importante rafforzarne il significato usando anche altri media, ribadendo più volte il tuo pensiero, magari utilizzando diversi approcci.
La cosa più sbagliata che puoi fare è dare per scontato che gli altri capiscano subito quello che vuoi dire, in verità è probabile che dovrai spiegare lo stesso concetto più volte, esattamente come sto facendo io con questo articolo.
Bene, spero che questa mia esperienza possa esserti utile per migliorare la tua comunicazione e magari creare contenuti migliori e più incisivi, non dimenticarti di dare uno sguardo a FotoHero, la mia community dedicata ai fotografi ed ai professionisti dell’immagine, troverai materiale e contenuti studiati espressamente per chi lavora dietro la macchina fotografica, come:
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