Come ogni attività, anche quella del fotografo richiede degli investimenti per essere affrontata in maniera professionale e non amatoriale, ed ovviamente le voci di spesa sono diverse, dalla creazione di un sito internet all’attrezzatura fino ad arrivare al marketing.
A proposito, hai letto il mio articolo sull’errore n°1 nella creazione di un sito per fotografi?
In questo articolo vediamo come destreggiarci ed investire i nostri risparmi, senza rischiare di finire sul lastrico ancora prima di inziare. Iniziamo dal definire quali sono i principali costi dell’attività di fotografo, per poi capire dove investire.
Le voci di spesa di un fotografo
Come sempre le voci di spesa sono innumerevoli, a volte risultano palesi, come l’attrezzatura, altre volte sono più nascoste, come le tasse e l’INPS, altre ancora vengono difficilmente considerate e sottovalutare, come il marketing e la formazione
Possiamo dividerle principalmente in:
- Spese fisse
Ovverto tutte quelle spese ricorrenti obbligate, facilmente quantificabili, che incidono sul nostro portafoglio in maniera puntuale. - Spese variabili
Come le spese fisse, ma “non obbligatorie” e che decidiamo consciamente di affrontare
La divisione e le definizioni che ti proporrò non sono assolutamente fisse o vincolanti, non pretendono di essere le più corrette esistenti ma sicuramente ti potranno dare un’idea concreta di cosa ti aspetta.
Entriamo più nel dettaglio, perché molte delle cose che vedremo non sono per nulla scontate.
Spese Fisse
Come abbiamo visto le spese fisse sono delle spese più o meno obbligatorie da cui, la maggior parte delle volte, non possiamo esimerci. Le principali voci di spesa in questo caso sono:
- INPS, tasse e costi di attività;
- Affitto e bollette (come luce, gas e ADSL);
- Servizi accessori (licenza Adobe, licenza gestionali e programmi, costo del POS);
- Costi per personale e collaboratori.
ovviamente potrebbero non essere le uniche, ma difficilmente potrai esimerti dal pagare quelle che ti ho qui elencato. Avrai notato che ho inserito anche delle voci variabili, come le tasse ed i collaboratori, all’interno dei costi fissi. Questo perché, benché gli importi siano variabili, devono comunque essere pagate a cadenza regolare e sono quasi sempre facilmente prevedibili.
Spese Variabili
Probabilmente più subdole rispetto alle spese fisse, le spese variabili dipendono in larga misura dalla tua pianificazione ed in parte dal caso. Fra queste abbiamo:
- Investimenti in attrezzatura;
- Investimenti in formazione;
- Investimenti in marketing e pubblicità;
- Spese impreviste e non prevedibili (ad esempio guasti all’attrezzatura);
- Investimenti in ricerca e sviluppo (no, non solo le grandi corporation possono permettersi questa voce a bilancio).
Dove un fotografo deve spendere
Passiamo adesso al fulcro di questo articolo, ovvero dove un fotografo dovrebbe investire i propri soldi.
L’errore che molti fanno è pensare che il totale dei propri sforzi finanziari dovrebbero essere rivolti all’acquisto di nuova attrezzatura e, di conseguenza, migliorare il corredo ottiche piuttosto che di macchine fotografiche esistente.
Sicuramente acquistare una macchina fotografica che ci consenta di scattare delle fotografie di buona qualità è un passaggio fondamentale ed obbligato per ogni fotografo, ma è anche vero che non è sempre necessario acquistare l’ultimo modello di macchina fotografica uscita e, soprattutto, il rinnovo del proprio inventario non è assolutamente l’unica voce di costo da considerare.
Se è vero che la macchina fotografica ci permette di realizzare i lavori, è altrettanto vero che dobbiamo essere in grado di acquisire nuovi clienti e gestire in maniera corretta sia le fasi di vendita che di post-vendita.
Tralasciando quindi l’attrezzatura, ecco la mia TOP 3 degli investimenti che un fotografo deve fare.
1- Marketing, pubblicità e formazione personale
La voce in assoluto meno considerata ma che porta la maggior parte delle entrate. Curioso il fatto che, se fatte in maniera errata, portano invece alla maggior parte delle spese, o meglio, dei soldi potenzialmente buttati.
Ovviamente parto dall’assunto che, in quanto fotografo, tu abbia già le capacità di scattare delle buone fotografie e, di conseguenza, la formazione in tal senso passi in secondo piano.
Le spese di marketing sono a loro volta suddivise in sotto-categorie, puoi approfondirle nel mio articolo Marketing per fotografi: Dove partire ad investire. Di seguito vediamo però una breve carrellata:
- Acquisizione competenze e metodo di lavoro
- Spese di advertising
- Spese consulenza ed agenzia
- Spese in servizi
la voce marketing e pubblicità è senza dubbio una delle più complesse, si tratta di un “lavoro nel lavoro” e se hai visto Inception sai di cosa parlo.
Nonostante tu sia un fotografo, e di conseguenza sembri naturale per te doverti formare solo in ambito fotografico, in verità questo è un lusso che non ti puoi più permettere.
Con l’attuale concorrenze, le aspettative sempre più alte da parte dei tuoi clienti e la difficoltà nell’emergere dalla massa, è indispensabile avere anche competenze di marketing e posizionamento.
Pensare di spendere in marketing senza aver prima alle spalle una corretta formazione per capire costa stai facendo è folle, per questo è indispensabile acquisire competenze imprenditoriali e riguardanti il come promuoversi e proprio per questo ho realizzato FotoHero, in supporto a tutti i fotografi professionisti che non vogliono rimanere indietro.
Sono aperte le iscrizioni alla LISTA DI ATTESA per FotoHero, la prima community dedicata esclusivamente a fotografi PROFESSIONISTI.
Un luogo dove NON IMPARI A FOTOGRAFARE, ma ad ottenere più clienti, creare il tuo personal brand e migliorare il tuo posizionamento online.
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2- Personale e Collaborazioni
Puoi essere bravo ed efficiente quanto vuoi, ma hai pur sempre due braccia e 24 ore al giorno.
Se vuoi crescere l’unica soluzione è investire in competenze, e dato che non puoi né vuoi diventare un factotum, hai bisogno di persone che ti aiutino a sviluppare la tua attività, la tua visione, la tua idea di business.
Il processo è lungo e complesso, avrai molte delusioni e sarà difficile lasciare responsabilità ad altre persone, ma è l’unico modo che hai per poter crescere.
È impossibile dirti a prescindere in quali persone investire, dipende dalla tua specifica situazione, potresti aver appena iniziato e necessitare di un collaborare occasione per i servizi più complessi, oppure potresti aver bsiogno di aiuto nella post produzione o ancora nell’improntare una giusta strategia di acquisizione clienti.
Quale sia il punto in cui sei, sicuramente aggiungere nuove competenze ed avere più forza lavoro ti aiuterà a crescere.
3- Formazione professionale
Questa volta intesa come miglioramento nelle tue capacità di fotografo, questo ti garantisce l’aumento della qualità media dei tuoi scatti, maggior sicurezza e velocità di esecusione, possibilità di acquisire lavori più complessi grazie all’aumento del tuo bagaglio tecnico.
Anche in quest’ambito sono molte le sfaccettature, potresti migliorare le tue tecniche di scatto grazie a Workshop mirati, ad esempio l’ottimo MaXu (che ho avuto il piacere di intervistare) tiene a Roma (ma non solo) degli apprezzatissimi eventi dal vito, incentrati sulla gestione della modella e della luce.
Ma potremmo parlare di corsi riguardanti i programmi che usi, come Photoshop.
Sei tu a crearti il tuo percorso.
In conclusione
Se hai una opinione diversa dalla mia mi piacerebbe conoscerla e ti invito a scrivermi, quello che hai letto in questa pagina è frutto della mia esperienza e della mia personale opinione su come affrontare spese ed investimenti.
Ricordati sempre che ogni professione richiede diverse competenze che, purtroppo o per fortuna, non si limitano alla professione in se ma a tutto quello che gli gravita attorno, e come imprenditore di te stesso non puoi esimerti nel conoscere gli obblighi fiscali, delegando tutto al tuo commercialista senza avere idea di come funzioni, oppure come promuoverti e farti riconoscere in un mercato sempre più satura e sempre più digitalizzato.
Come sempre ti auguro un buon business.
Roberto Tarzia.